Documentazioni
Nel caso in cui il nostro animale d’affezione venisse a mancare la legge impone l’obbligo di provvedere alla sistemazione definitiva del corpo, vietandone l’abbandono, lo scarico o l’eliminazione incontrollata (in Italia, questa violazione é punita ai sensi del D.Lgs. n. 36/2005 art. 4, che prevede una sanzione amministrativa che può arrivare fino a euro 28.000,00).
Le spoglie possono essere interrate in un terreno di proprietà o in alternativa smaltite in centri di cremazione o di sepoltura appositamente autorizzati dalle autorità competenti per il territorio.
I DOCUMENTI
La normativa che regola la cremazione e la sepoltura di animali d’affezione, in Italia, è determinata a livello comunale. La documentazione richiesta varia quindi da comune a comune.
Nella maggioranza dei casi, i documenti richiesti sono:
All’atto del conferimento dell’animale alla struttura che effettuerà la cremazione:
- Documento d’identità del proprietario dell’animale;
- Codice fiscale del proprietario dell’animale.
L’impianto che effettua la cremazione ha l’obbligo di rilasciare certificazione dell’operazione svolta (certificato di smaltimento carcassa).
Se l’animale era iscritto all’anagrafe specifica, è necessario comunicarne il decesso, per consentirne la cancellazione dai registri dell’anagrafe stessa, entro un periodo stabilito dal comune di residenza (che varia tra i 3 e i 15 giorni), presentando:
- Documento d’identità del proprietario dell’animale;
- Modulo di decesso messo a disposizione dal comune di residenza del proprietario;
- Certificato di smaltimento della carcassa rilasciato dall’impianto che ha effettuato la cremazione o equivalente dichiarazione sostitutiva di atto notorio (autocertificazione) o, nel caso d’inumazione, certificato di morte redatto da un qualsiasi medico veterinario iscritto all’Ordine;
- Richiesta solo da alcuni comuni: dichiarazione in autocertificazione che l’animale morto non ha provocato o subito lesioni a/da persone o animali.